GLI ATTI DEL CONVEGNO DI ERICE MONUMENTALE OPERA IN DUE TOMI SU LUIGI STURZO E LA DEMOCRAZIA di Eugenio GUCCIONE – N. 22 Agosto 2004

GLI ATTI DEL CONVEGNO DI ERICE MONUMENTALE OPERA IN DUE TOMI SU LUIGI STURZO E LA DEMOCRAZIA di Eugenio GUCCIONE – N. 22 Agosto 2004

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Sono di recente usciti, con i tipi della prestigiosa Casa Editrice fiorentina Olschki e a cura di Eugenio Guccione, gli Atti del Seminario Internazionale tenutosi a Erice, dal 7 all’11 ottobre 2000 presso il Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, su “Luigi Sturzo e la democrazia nella prospettiva del terzo millennio”. L’opera in due volumi, inserita nella collana dell’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria”, è destinata a segnare una tappa fondamentale negli studi sturziani. Dalle interessanti e originali relazioni di autorevoli studiosi italiani e stranieri emerge come Luigi Sturzo, tramite le sue diagnosi, le sue teorie e i suoi contatti, abbia contribuito in Europa e oltreoceano allo sviluppo della democrazia, divenendone anche la ‘coscienza critica’. Della democrazia egli mise sempre in evidenza gli incalcolabili pregi, ma non indugiò mai a denunciarne i sintomi e i rischi di una degenerazione, sfociante nella partitocrazia, nello statalismo e nel malcostume. L’opera, che consta di complessive 984 pagine, ha il prezzo di copertina di _ 95,00 e può essere richiesta alla Casa Editrice (fax 055-6530214). Per gentile concessione dell’Editore Olschki e del curatore riportiamo di seguito la presentazione a firma di Eugenio Guccione e il cospicuo sommario dell’opera.

È la prima volta che studiosi italiani e stranieri dalle più disparate matrici culturali e politiche si impegnano ad approfondire, nei suoi molteplici aspetti, il pensiero sociale e politico di Luigi Sturzo e a discuterne assieme, per quattro giorni, dal 7 all’11 ottobre 2000, nell’ambito di un seminario internazionale svoltosi a Erice presso l’”Ettore Majorana” Centre for Scientific Culture. In altri recenti convegni, altrettanto scientifici e autorevoli, le presenze sono state più omogenee e gli interventi più circoscritti a specifiche aree tematiche.

L’argomento su Luigi Sturzo e la democrazia nella prospettiva del terzo millennio ha offerto a tutti i partecipanti, in relazione ai loro interessi, la possibilità di cogliere nell’ampia produzione del pensatore politico siciliano momenti e spunti su cui riflettere e da cui partire per giungere a considerazioni e a comparazioni di rilievo anche in merito al processo di democratizzazione dei popoli e degli Stati. Ne sono venuti fuori risultati altamente positivi, che si traducono in un bilancio pienamente soddisfacente per gli organizzatori del seminario, il cui proposito, seppure ambizioso, era soltanto quello di sottoporre al vaglio della critica storica internazionale la dottrina sociologica e politica di uno dei maggiori protagonisti e osservatori cattolici italiani del secolo XX.

Dagli Atti emerge, con tutta chiarezza, come Luigi Sturzo, tramite le sue diagnosi, le sue teorie e i suoi contatti, abbia contribuito in Europa e oltreoceano allo sviluppo della democrazia occidentale, divenendone, come spesso è stato sottolineato, la “coscienza critica”. Della democrazia egli mise sempre in evidenza gli incalcolabili pregi, ma non indugiò mai a denunciarne i sintomi e i rischi di una possibile degenerazione, sfociante nella partitocrazia, nello statalismo e nel malcostume. Di ciò si fece carico morale pure in quella corrispondenza privata che, durante il seminario, è venuta in parte alla luce e che era stata da lui tenuta con esuli antifascisti e con esponenti del popolarismo europeo.

Esiste una costante in tutte le circostanziate relazioni presentate a Erice: si tratta della generale constatazione che la professata laicità del sacerdote Sturzo in politica sarebbe stata da lui praticata con puntuale coerenza, tanto da riconoscere sempre i ruoli distinti di Chiesa e Stato e da rispettare le idee dell’avversario, ritenuto in un regime di libertà come un indispensabile, prezioso interlocutore. Egli, agendo in tal modo, sarebbe riuscito a realizzare con tutta naturalezza il suo ideale cristiano di una politica vissuta come servizio in favore del prossimo, come attività sociale protesa per intero ad attuare il bene comune. Al riguardo si può rilevare come un seminario, condotto con rigorosa metodologia scientifica, abbia indirettamente offerto anche validi elementi per una biografia spirituale del “laico Sturzo”.

Non c’era certamente bisogno di questo incontro per prendere consapevolezza che Luigi Sturzo, nella sua personalità di politologo con caratterizzazioni sociologico-storiche, è figura che va oltre i confini d’Europa. A Erice, in ogni modo, è giunta piena conferma di tale valenza, sia per la particolare attenzione manifestata dagli studiosi stranieri, sia per l’interesse espresso dalla maggioranza dei partecipanti a volere proseguire negli studi di approfondimento della figura e dell’opera sturziane. Sturzo, nonostante la sua linearità di pensiero e la sua coerenza d’azione, rimane personaggio complesso e, per certi aspetti, ancora da scoprire nel contesto della fine del secolo XIX e di circa un sessantennio del secolo XX. Il seminario ericino ha dato abbastanza, ma non tutto. Ha consentito di raggiungere risultati soddisfacenti, ma non giudizi definitivi. Rimane ancora molto da fare.

Basti pensare alla miriade di carte inedite sturziane, ancora da sistemare e da interpretare, e ai nuovi, suggestivi orizzonti di studio che presto si apriranno con la preannunciata pubblicazione di alcuni volumi a cura dell’Istituto “Luigi Sturzo” di Roma, tra i quali i corposi carteggi del pensatore politico siciliano con Henry Wickham Steed (1925-1946), con Jacques Maritain e altri amici francesi (1925-1940), con Carlo Rosselli (1929-1935), con Alcide De Gasperi (1944-1951), con Gaetano Salvemini (1924-1946), con Robert Pollock (1940-1946). È soltanto una parte degli inediti in giacenza negli archivi dello stesso Istituto. E riguarda lettere contenenti, per lo più, analisi e osservazioni delicate che l’uomo “pubblico”, per ovvi motivi di prudenza, riservava alle sue corrispondenze private.

Questo seminario internazionale su Luigi Sturzo in gran parte si deve a Mario d’Addio, professore emerito all’Università “La Sapienza” di Roma e autorevole studioso del pensiero sturziano, che si è generosamente prodigato in proposte, suggerimenti e interventi. Il progetto ha trovato l’immediata disponibilità dell’”Ettore Majorana” Centre for Scientific Culture di Erice e, in particolare, del direttore prof. Antonino Zichichi. In fase di realizzazione, compresa la presente pubblicazione degli Atti, è stato sostenuto dal Centro Siciliano “Luigi Sturzo”, tramite l’allora presidente avv. Francesco Saverio Romano e dell’attuale prof. Gioacchino Lavanco e del direttore dott. Guglielmo Calderone, e dal Dipartimento di Studi Storici e Artistici dell’Università di Palermo, tramite il direttore prof. Salvatore Fodale.

Va segnalata, in pari tempo, l’encomiabile sensibilità manifestata dall’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria” di Firenze, che, per intervento del presidente prof. Francesco Adorno e del socio prof. Paolo Romano Coppini, ha deliberato di inserire questi Atti nella propria prestigiosa collana editoriale. I rapporti tra il comitato scientifico del seminario e la “La Colombaria” sono stati tenuti dal prof. Paolo Pastori dell’Università degli Studi di Camerino.

Il seminario si è svolto anche sotto gli auspici del Ministero dei Beni Culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, del Ministero della Pubblica Istruzione, della Regione Siciliana, dell’Università degli Studi di Palermo, del Libero Seminario Sturziano di Palermo. Hanno dato la loro adesione il Governatore della Banca d’Italia, dott. Antonio Fazio, e il Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma, prof. Gabriele De Rosa, i quali, con apposita lettera, hanno espresso agli organizzatori il rammarico di non avere potuto partecipare al seminario per sopravvenuti, improrogabili impegni.

Un convegno, ovviamente, riesce quando i relatori si impegnano ad assicurare contributi scientifici di alto livello e quando il gruppo degli organizzatori e la rete dei collaboratori garantiscono l’organico svolgimento del programma. Così è avvenuto per il seminario sturziano di Erice, al quale si è aggiunta l’eccezionale testimonianza dell’illustre vegliardo sen. avv. Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Siciliana e allievo di Luigi Sturzo. Alla conclusione dei lavori scientifici ha fatto seguito una tavola rotonda sull’odierna importanza e validità del progetto di società e di Stato del fondatore del Partito Popolare Italiano. Vi hanno partecipato l’on. prof. Rocco Buttiglione, l’on. dott. Salvatore Cuffaro, l’on. dott. Gianfranco Micciché e l’on. prof. Vito Riggio. Ha fatto da moderatore il prof. Angelo Scivoletto dell’Università di Parma. Tra gli interlocutori è prevalsa l’opinione che molte delle proposte politiche sturziane sono non solo attuali, ma anche attuabili.

L’organizzazione delle cinque giornate di studio, prima e durante lo svolgimento, è stata puntualmente curata dalla dott.ssa Claudia Giurintano, ricercatore di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Palermo, che, con altrettanto zelo e precisione scientifica, è stata di efficace sostegno nella raccolta e nella revisione degli Atti. Ad agevolare l’attività degli organizzatori, tra i quali meritano menzione anche il dott. Enzo Scichilone e il dott. Pietro Caruana, ha contribuito, con alto senso d’ospitalità, tutto il personale del Centro Majorana. Per la preparazione definitiva degli Atti è stata apprezzabile la collaborazione del prof. Serafino Scorsone, della prof.ssa Rosanna Marsala e dei dottori Mauro Buscemi, Salvatore Muscolino e Fabrizio Simon. In tale fase si è operato da parte di tutti con la convinzione di procedere alla memorizzazione di un importante evento culturale.

Eugenio Guccione

Sommario: E. Guccione, Presentazione – F. S. Romano, Apertura dei lavori – M. Poma, Saluto – F. Sturzo, Saluto – Ettore A. Albertoni, Introduzione – M. D’Addio, Democrazia e comunità internazionale in Luigi Sturzo – C. Vasale, La “democrazia organica” di Luigi Sturzo – F. Traniello, Sturzo e il problema storico della democrazia in Italia – S. Mastelone, Il popolarismo democratico e antifascista di Sturzo (1923-1930) – A. Di Lascia, Don Luigi Sturzo: la politica come servizio del popolo – A. Scivoletto, Luigi Sturzo, classico della sociologia – A. Parisi, Sturzo e l’attualità dei classici – E. Guccione, La storia delle dottrine politiche nelle opere di Luigi Sturzo – J.M. Mayeur, Sturzo et la democratie française – J. Andres-Gallego, La democrazia cristiana en España: resumen histórico – H. H. Schwedt, Carl Sonnenschein (1876-1929), apostolo di Berlino e amico del Movimento Democratico Cristiano Italiano – C. Malandrino, L’iniziativa sturziana del People and Freedom Group of America nell’esilio di Jacksonville (1940-1944) – C. Cavallari, Luigi Sturzo: régionalisme et libéralisme – M. Buscemi, Luigi Sturzo: dal Programma municipale al Partito popolare – C. Liermann, La Germania nella visione di Luigi Sturzo – B. Cook, Luigi Sturzo’s Battle from The United States – M. Tesini, Sturzo e il problema dello Stato – N. Antonetti, Luigi Sturzo e il costituzionalismo del Novecento – R. Marsala, Il sistema elettorale in Luigi Sturzo – L. M. Bassani, Luigi Sturzo: federalista impenitente – S. Delureanu, L’impegno europeistico di Luigi Sturzo e le Nouvelles Equipes Internationales – J. M. Tejedor, La presenza di don Sturzo nel cattolicesimo politico-sociale spagnolo: Severino de Aznar – É. Poulat, Crux Politica, Église, politique et démocratie – C. B. Furiozzi, Don Sturzo e il P.P.I. nel giudizio della stampa protestante italiana – M. Coreselli, Le illusioni dello Stato e lo spirito della libertà – G. Lavanco – L. Varveri, Partecipazione e bene comune – A. Morelli, Il confronto tra Sturzo e i regionalisti fiamminghi, a proposito della democrazia e della pace – G. Sturzo, Sturzo e la magistratura: indipendenza e irresponsabilità – G. Morra, I tre liberalismi di Sturzo _ G. Palladino, Il comunismo ha perso, ma il capitalismo vincerà? Risponde Luigi Sturzo – A. Efficace, Economia e società ne pensiero di don Luigi Sturzo – L. Compagna, La disciplina giuridica dei partiti politici in Luigi Sturzo – C. Giurintano, Persona, doveri e diritti in Luigi Sturzo – N. Dell’erba, Sturzo e Colaianni – G. Portalone, Sturzo e l’operazione Milazzo – C. Campanini, Luigi Sturzo e la laicità dello Stato – S. Suppa, Fra società organica e società aperta: note su fondamenti e motivazioni della risposta di Luigi Sturzo – A. Palazzo, La democrazia industriale secondo Sturzo – P. Pastori, La nozione di “società civile” in Luigi Sturzo – A. Coco, Stato e Chiesa in un “inedito” sturziano sulla storia del Mezzogiorno moderno – D. Caroniti, Chiesa, politica, popolo: Gioacchino Ventura, Luigi Sturzo – S. Cingari, Croce, i fratelli Sturzo e la crisi religiosa della società europea – S. Latora, I Popolari e il Fascismo: Sturzo, Ferrari, Donati – L. Bedeschi, Romolo Murri e Luigi Sturzo – P. Bagnoli, Piero Gobetti e Luigi Sturzo – S. Cuffaro, Autonomie e valorizzazione del capitale sociale in Luigi Sturzo – G. Alessi, Testimonianza – Indice dei nomi.