Convegni ISSPE anno 2012

Carini, Castello,Mostra “La Grotta dei Puntali tra Natura e Preistoria. Mostra

sui rinvenimenti fossili della “Fauna ad Elephas  Mnaidriensis”

1-2 gennaio 2012, con ilpatrocinio dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, delComune di Carini, delMinistero per i Beni e le Attività Culturali, ed in collaborazione con iGruppi Ricerca Ecologica, laRiserva Naturale Grotta del Puntali, ilMuseo Geologico  “G. G. Gemmellaro”

 

La mostra inaugurata il 17 dicembre 2011 ha registrato un notevole successo ed è stata visitata, anche nei giorni 1 e 2 gennaio da alcune migliaia di persone.

 

  

 

10 marzo 2012, Castelbuono, Castello dei Ventimiglia, Sala del PrincipePresentazione libro “Economia in Sicilia dai Borbone al fascismo” di Domenico Lo Iacono, con il patrocinio del Comune di Castelbuono, in collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono, Associazione Enzo La Grua di Castelbuono,. Interventi di Vincenzo Cucco, presidente Associazione “Enzo La Grua” di Castelbuono,Mario Cicero, Sindaco di Castelbuono, Michele Spallino, Presidente del Museo Civico Michele Spallino, Umberto Balistreri, Consigliere dell’ISSPE, Domenico Lo Iacono Autore.

Notizie giornalistiche: La Sicilia,Il Giornale di Sicilia, La Repubblica,Castelbuono.org, Madonielive, Storia Verità,  Vivendo Palermo, Il Settimanale.

Spese: Nulla a carico dell’Istituto 

    

 

23 marzo 2012, Caltanissetta, Banca cooperativa di Credito, Presentazione libro “Economia in Sicilia dai Borbone al fascismo” di Domenico Lo Iacono, con il patrocinio del Rotary Club di Caltanissetta,Inner Wheel di Caltanissetta, con la collaborazione dei Gruppi Ricerca Ecologica. Interventi Pietro Stella, Presidente Rotary Club di Caltanissetta, Presidente Inner Wheel di Caltanissetta,Giuseppe.Di Forti, Presidente Banca cooperativa di Caltanissetta e Sindaco di San Cataldo.

Notizie giornalistiche: Il Giornale di Sicilia, La Sicilia     Spese: Nulla a carico dell’Istituto

30 marzo 2012, Mazara del Vallo,Teatro Comunale, Presentazione libro “Economia in Sicilia dai Borbone al fascismo” di Domenico Lo Iacono, con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo e con la collaborazione dei Gruppi Ricerca Ecologica. Interventi Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo, Tommaso Romano, scrittore,  e Umberto Balistreri, consigliere dell’ISSPE,Domenico Lo Iacono.

Spese: Nulla a carico dell’Istituto 

Notizie: Sito Città di Mazara del Vallo, Mazara del Vallo News, Mazaraonline, Giornale di Sicilia, La Sicilia. 

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13 aprile 2012, Molino Excelsior - Valderice (TP)

 

 

 

Presentazione del volume di Fabrizio Fonte "La grande Erice" - Una governance <<comune>> per l'agro-ericino con la partecipazione  di Renato Lo Schiavo, Enzo Tartamella e Tommaso Romano., moderatore Rocco Giacomazzi

"Grande Erice". Un chiarimento del Sindaco di Valderice, Iovino

 

La presentazione del libro "La grande Erice", scritto dal giornalista Fabrizio Fonte, ed un equivoco di fondo ingenerato involontariamente dalla comunicazione relativa ai contenuti del libro, ha indotto il sindaco, Camillo Iovino, a prendere carta e penna e a redigere una lunga riflessione sull'argomento.

Anche perché il tema si rifletterà inevitabilmente sul futuro prossimo dell'agro ericino. Di seguito il testo delle considerazioni avanzate dal sindaco Iovino.
«Credo che ci sia un errore di fondo sulla comunicazione che in questi giorni accompagna la presentazione del libro “La Grande Erice”, del giornalista Fabrizio Fonte. Alcuni mezzi d’informazione veicolano la notizia che prenderebbe piede l’idea di un nuovo consorzio tra i comuni dell’ex Agroericino: Valderice, Erice, Custonaci, San Vito e Buseto. La notizia che tali comuni abbiano l’idea di attuare un consorzio è priva di fondamenta e per certi versi fuorviante dalla realtà. È, invece, fondato il percorso che i cinque comuni aderenti all’Unione dei Comuni Elimo Ericini (Valderice, Paceco, Custonaci, San Vito, Buseto; non c'è Erice) intendono accelerare in direzione della gestione unica di alcuni servizi comunali: protezione civile, ufficio legale, promozione turistica, unico corpo di polizia municipale, gestione delle multe, gestione del Suap, unico call center. Alcuni servizi sono già in itinere, altri in stand-by in attesa di finanze più floride. L’unione dei Comuni è già un ente pubblico a tutti gli effetti e pertanto per l’unificazione di alcuni servizi gli adempimenti sono già semplificati, mentre il consorzio rappresenterebbe un passo indietro. Non è solo il risparmio di una economia di scala generata dall’unificazione dei servizi che sta spingendo tali comuni a fare massa critica. Riteniamo che accelerare l’unificazione di questi comuni sia un modo di anticipare e gestire meglio i processi legislativi che porteranno ad eliminare enti o a determinarne l’accorpamento definendo nel contempo una strategia che dia maggiore peso politico all’area territoriale interessata. Ci siamo resi conto che uniti si pesa di più nelle decisioni e ci si protegge di più nella concorrenza con altri territori. L’agroericino in questi decenni ha scontato un ruolo di marginalità in campo provinciale per la mancanza di coesione e per essere a ridosso di un comune capoluogo che ha "pesato" poco negli equilibri della politica provinciale. Le decisioni politiche importanti della nostra provincia sono spesso passate da Marsala e da Alcamo, quest’ultima supportata a ruota dall’area Mazarese. Le deputazioni regionali e nazionali hanno sempre fotografato questa amara realtà. L’area dell’Unione dei Comuni è interessata ad avere un capoluogo di provincia, qual è Trapani, più forte politicamente e infrastrutturalmente. Anzi auspicherebbe in questa direzione ad una maggiore sinergia proprio tra il capoluogo ed il limitrofo Comune di Erice. Una città capoluogo che anziché perdere tempo a "litigare" con la vicina Erice dovrebbe con essa divenire un tutt’uno acquisendo il peso specifico di circa 100.000 abitanti ed un territorio di circa 280 kmq. (i modi di unificazione o di consorziamento li decidano in piena autonomia i due enti ma che la questione si affronti in fretta). Un capoluogo forte che si troverebbe al suo fianco una Unione dei Comuni di circa 37.000 abitanti con una superficie di circa 313 kmq. In poche parole il quinto ente locale della provincia. Ritengo quella con ilo Capoluogo (fuso consorziato con Erice) un’alleanza strategica che potrebbe anticipare, per una volta, i tempi della politica a cui siamo abituati. In totale un bacino di utenza di 140.000 abitanti che potrebbe utilmente pesare sulle scelte provinciali e regionali. Non c’è da scandalizzarsi, il futuro è segnato: l’Unione dei Comuni o saremo noi a farla diventare un unico comune con step e scelte ponderate oppure ci penseranno i vari Monti e suoi successori con un colpo di penna. Anzi con un colpo di “spending rewiew”. In vista delle prossime scadenze elettorali in questi territori, sarebbe coraggioso mettere l’argomento in agenda come importante fattore strategico di sviluppo e riuscire condividerlo con i vari candidati ei singoli comuni. Sarebbe, finalmente, come dire agli elettori "cosa vogliamo fare da grandi"».

Fabrizio Fonte lancia una nuova proposta di governo per i Comuni dell'Agroericino     

Lo scrittore Fabrizio Fonte ha presentato al molino Excelsior di Valderice il suo nuovo volume, dal titolo “La Grande Erice”. Nel suo volume l'ex assessore al Comune di Valderice, saggista allievo di Dino Grammatico, ha lanciato l'idea di di riunire i Comuni dell’Agroericino in un libero consorzio, come previsto dalla recente normativa. Ricostituendo, per certi aspetti,  l'antico Comune di Monte San Giuliano.

18 aprile 2012     da La Gazzetta trapanese

Notizie giornalistiche : Trapani Nostra, la Gazzetta trapanese, Trapani notizie, www.marsala.it, Il Giornale di Sicilia.

Spese: Nulla a carico dell’Istituto 

14-22 aprile 2012, Riposto (CT) , Palazzo Comunale, Mostra documentaria e libraria su “100 Viaggiatori in Sicilia dal XVIII al XX secolo”, con il patrocinio della Sovrintendenza Archivistica per la Sicilia, Provincia Regionale di Catania, Comune di Riposto,in collaborazione con l’Associazione Giuseppe Bagnera  e l’Associazione In Folio

14  aprile sportello di Poste Italiane per annullo postale.

Notizie stampa: Il settimanale di Bagheria, La Sicilia. Rai 3, www.comuneriposto.it, www.fsfi.it, www.insiemepersone.it, www.itinerariesapori.com, sito Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

Spese a carico dell’istituto: nulla

 

 

  

16 aprile 2012 ,Palermo, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, Grotta Molara, eccezionale laboratorio scientifico

Conferenza di Rosario Grasso e Maria Teresa Spena del Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Catania, organizzata dalla Riserva Naturale Orientata “Grotta della Molara” , in collaborazione con il Coordinamento Riserve Naturali dei Gruppi Ricerca Ecologica e con l’Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici.

La nuova scoperta di Grotta della Molara Si tratta di un “microstaceo arpacticoide”, attribuibile alla famiglia “Parastenocarididae”. Questo taxon comprende soltanto specie esclusive di acque sotterranee, caratterizzate da particolari adattamenti biologici e morfologici.  Il ritrovamento è stato effettuato dal gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Rosario Grasso e dalla  dott.ssa Maria Teresa Spena dell’Università di Catania - che si sono avvalsi della consulenza del Prof. Vezio Cottarelli, dell’Università della Tuscia (VT),  esperto di fama internazionale.

17 aprile 2012,  Palermo, Istituto Siciliano studi Politici ed Economici, presentazione del libro “Le torrimilitari del Regno di Sicilia in età moderna” di Antonino Palazzolo”, a cura dell’ISSPE e dei Gruppi Ricerca Ecologica,con la partecipazione di Umberto Balistreri, Tommaso Romano, Vincenzo Fardella e Antonino Palazzolo, Autore.

Notizie giornalistiche: Balarm, Siciliainformazioni, Giornale di Sicilia, La Repubblica

Catania, 18 maggio 2012, Centro Fieristico “Le Ciminiere” con la partecipazione di “Meridiana magazine.org, presentazione , nell’ambito della rassegna “Catania pensa”, del libro “Tutto il Catania.Minuto per minuto. Relatori: Aldo Cantarutti,ex calciatore, Italo Cucci, giornalista della RAI, Roberto Quartarone, Salvo Pugliese,Deputato Regionale,  Nino Pulvirenti, Presidente del Calcio Catania , Ida Nicotra, componente del Comitato di gestione del Master in “Management Sportivo” promosso dall’Università di Catania, Tino Vittorio, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Catania, Paolo Di Caro, Presidente dell’Associazione Meridiana, e con la partecipazione degli Autori Antonio Buemi, Roberto Quartarone, Alessandro Russo e Filippo Solarino. Moderatore Andrea Lodato, giornalista de “La Sicilia”, Coordinamento organizzativo Pietro Spitaleri 

Presso il Centro Fieristico "Le Ciminiere", Viale Africa, Catania si è svolta la presentazione della seconda edizione di Tutto il Catania minuto per minuto, dalle origini al 2011.

L'incontro-dibattito è stato organizzato dall'associazione Meridiana e moderato dal giornalista de "La Sicilia" Andrea Lodato. Sono intervenuti in qualità di relatori gli autori, il bomber rossazzurro degli anni '80 Aldo Cantarutti, il giornalista RAI Italo Cucci, il presidente dell'Associazione Meridiana Paolo Di Caro, il deputato Ars Salvo Pogliese e il presidente del Calcio Catania Antonino Pulvirenti.

Notizie giornalistiche: Tutto mercato web, La Sicilia, Iene sicule, Il Giornale di Sicilia, La Sicilia 

Catania, il 18 maggio a “Le Ciminiere” l’associazione Meridiana presenta il libro “Tutto il Catania minuto per minuto”

16 maggio 2012, 16:54

di Fabio Cantarella, iena sportiva 

Nell’ambito della rassegna culturale “Catania Pensa” promossa dall’Associazione Meridiana, venerdì 18 maggio alle ore 17.30, presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, si terrà un incontro-dibattito sul libro “Tutto il Catania minuto per minuto”, dedicato alla storia del Calcio Catania dalle sue origini fino al 2011.  Un libro che, tramite le foto e i racconti di quanti hanno vissuto quegli anni, fa rivivere le gioie e le amarezze del  Calcio Catania, momenti condivisi dai tifosi rossazzurri sempre vicini alla loro amata squadra. Nel corso dell’incontro verranno proiettati dei video sui periodi più significativi della storia del Calcio Catania e verrà allestita una mostra fotografica sulle vecchie glorie della squadra e sulle più belle coreografie della tifoseria rossazzurra. 

Relatori dell’evento: Aldo Cantarutti, indimenticabile gloria del Calcio Catania, Italo Cucci, giornalista Rai, Paolo Di Caro, Presidente Associazione Meridiana, Ida Nicotra, componente del Comitato di gestione del Master in “Management Sportivo” promosso dall’Università di Catania, Tino Vittorio, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Catania, Salvo Pogliese, Deputato all’ARS e Nino Pulvirenti,

 

 

Catania, 16 giugno 2012, Libreria Mondadori, nell’ambito della Rassegna “Catania pensa”, con il patrocinio della Provincia Regionale di Catania in  collaborazione con la Libreria Mondadori, con l’Associazione Meridiana magazine Org, presentazione del libro “Gusto tricolore. Il cibo ed il vino italiano nel mondo”, con la partecipazione di Paolo Lauciani, sommelier Master Class, Fabio Campoli, chef e collaboratore RAI, Camillo Privitera, Presidente regionale dell’Associazione Italiana Sommelier

Notizie giornalistiche:www.postazioneavanzata.com, Magazine online, La Sicilia, Meridiana magazine, Giornale di Sicilia.

Catania, 21 giugno 2012, Libreria Mondadori, in collaborazione con la Libreria Mondadori, Meridiana magazine org , incontro sul tema “Spiegare la guerra. Conversazione  sui nuovi conflitti globali” con la partecipazione di Fausto Bioloslavo e Tony Capuozzo, Moderatore: Marilù Lucrezio, inviato del TG1

“Fausto BiloslavoTriestino classe 1961, è
uno dei giornalisti italiani con più esperienza
 come inviato di guerra. La prima “missione”
a soli ventun’anni, in Libano come fotografo 
freelance. Nel 1983 fonda insieme a
Almerigo Grilz e Gian Micalessin la “Albatros
Press Agency”, agenzia giornalistica specializzata nel giornalismo
“dal fronte”. Nel 1987 l’esperienza della prigionia, per sette mesi a
Kabul dopo un reportage sulla resistenza afghana. Attualmente 
scrive per i quotidiani “Il Giornale”, “Il Foglio”, ed il settimanale
“Panorama” e collabora con i telegiornali Mediaset e SKY.

Tony CapuozzoVicedirettore del Tg5 dal
2001, autore e conduttore del settimanale
di approfondimento dell’ammiraglia
Mediaset “Terra”. Nato a Palmanova nel
1964, la sua carriera è legata a doppio filo
al giornalismo di guerra, avendo seguito i
conflitti in ex Jugoslavia, Somalia, Medio
Oriente e Afghanistan. Attualmente  collabora anche con “Il Foglio”,
“Ridens” e il mensile del Touring Club Italiano. E’ autore di
numerose pubblicazioni, la più recente delle quali è “Le guerre
spiegate ai ragazzi”- Mondadori, 2012.”

Notizie giornalistiche: Meridiana magazine.org, www.faustobiloslavo.eu , yasni.it , la sicilia, il Giornale di Sicilia, La Sicilia. 

Ba ària. Bagheria vista dall’alto.

 

Mostra fotografica  di Angelo Restivo, organizzata dall'Associazione Culturale Giuseppe Bagnera di Bagheria, in collaborazione con i Gruppi Ricerca Ecologica e l'Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici.


 

Le torri militari del Regno di Sicilia in età moderna

 

Bagheria, 29 settembre 2012, Associazione “G.Bagnera”

Presentazione  del libro "Le torri militari del Regno di Sicilia in età moderna" di Antonino Palazzolo, a cura dell'Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, in collaborazione con i Gruppi Ricerca Ecologica e l'Associazione Culturale "Giuseppe Bagnera" di Bagheria.
Parteciperanno Umberto Balistreri, Gaetano Compagno e Antonino Palazzolo.
Intermezzo musicale di Francesco Martorana.

 

 

Evento associato a: Giornate Europee del Patrimonio 2012 - “L’Italia tesoro d’Europa”

Monte Catalfano dal rogo alla rinascita.

 

Mostra fotografica di Angelo Restivo sul parco natutalistico di Monte Catalfano (Bagheria), recentemente devastato da un  incendio.
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Culturale "Giuseppe Bagnera" di Bagheria, in collaborazione con i Gruppi Ricerca Ecologica e l'Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici.


 

Evento associato a: Giornate Europee del Patrimonio 2012 - “L’Italia tesoro d’Europa” 

 

Bagheria, Istituto Tecnico Commerciale “Luigi Sturzo” 9 novembre 2012 Convegno di studi “Un poeta per sempre»: Castrense Civello

In occasione del trentesimo anniversario della sua morte, Castrense Civello, poeta futurista natio di Aspra, è stato ricordato in un convegno che si è tenuto presso l’I.T.C. Luigi Sturzo di Bagheria.

Coordinatore e organizzatore dell’incontro è stato Tommaso Romano, studioso, critico ed egli stesso poeta che si è avvicinato ai dettami futuristi.

Durante la mattinata, che ha visto intervenire Antonino Buttitta, Antonino Russo, Salvatore Di Marco, Lucio Zinna, Aldo Gerbino, Umberto Balistreri, Giuseppe Fumia, Anna Maria Ruta, Giuseppe Bagnasco, Mariolina La Monica, Vito Mauro, Giuseppe La Russa, è stata ricordata la figura del poeta bagherese, il suo orgoglio, il suo patriottismo, il suo fiero muoversi e combattere le battaglie per la Patria, l’Arte e la Vita, trinomio per lui indissolubile, così come lo era per il padre putativo Tommaso Marinetti.

Ma certamente un ruolo di rilievo, tra i relatori, lo ha avuto quello della figlia del poeta, Maria Civello, che con toni commossi, appassionati e coinvolti ha ricordato suo padre, raccontandone aneddoti di vita, celebrandone le continue iniziative civiche, lei che, ricorda Vito Mauro durante il suo intervento, con raro senso civico ha donato a diversi archivi i manoscritti di Civello per condividerli con la collettività.

Ma chi era Castrense Civello? Tanto può certamente dirci il titolo del convegno: Castrense Civello, un poeta per sempre; e ogni parola spesa durante l’incontro è stata indirizzata proprio a questo, a ricordare la figura di chi poeta lo è sempre stato, poeta nel senso che De Sanctis dà a questo basculante termine, «come colui che sente confusamente agitarsi dentro di sé tutto un mondo di forme e di immagini». Continua, il critico, come ognuno, nella sua vita, ha un po’ del poeta, soprattutto nella giovinezza, ma è uno stato transitorio. Solo a chi è poeta dentro il mondo fantastico che sogna nei primi anni di vita permane «e si fa signore della sua anima, gli tumultua al di dentro, desideroso di uscir fuori».

Ecco, Castrense Civello è proprio quello che De Sanctis definirebbe poeta, perché lo è stato nella sua vita, nei suoi versi, nella prosa giornalistica, nel suo interventismo, nelle sue amicizie, nelle sue collaborazioni, nelle sue azioni. Se è vero che il poeta crea immagini a partire da una base che è sempre la Vita nelle sue mille sfaccettature, Castrense Civello aveva davanti a sé la guerra, l’aereo, l’innovazione e il progresso e così, lui come i futuristi, la poesia l’hanno cercata lì dove il loro tempo gliela proponeva: il poeta di Bagheria – insieme agli amici futuristi, tra cui il poeta pecoraio Giacomo Giardina - ha allora cantato nelle sue aeropoesie tutto ciò che aveva davanti gli occhi, e lo ha fatto nei versi, dicevamo, così come nelle sue prose, come ad esempio negli scritti giornalistici, il cui stile, ha detto Giuseppe Fumia durante il convegno, sembra essere davvero quello delle sue poesie. Di questo aspetto si è occupato chi scrive il presente articolo, e il dato gli è parso particolarmente evidente e significativo da evidenziare. In un articolo apparso su «I Vespri d’Italia», settimanale palermitano diretto da Alfredo Cucco, Ricordo di Marinetti, Civello scrive a proposito del padre del futurismo italiano e così lo celebra: «sole incandescente d’arte-vita che s’imbrillanta di diademi celesti e sulle vie della storia proietta la sua ruota, nuova religione morale della velocità», che con il suo movimento ha dato «l’ossigeno animatore della creazione e il gusto eroico per tutte le avventure spirituali immaginabili», colui che intraprende «la propaganda del coraggio contro l’epidemia della viltà».Nella prosa giornalistica sembra sciogliersi l’anima poetica di Civello, sembra addensarsi in essa, così da non poter distinguere tra le due modalità scrittorie, se immaginassimo di leggere ad alta voce una sua poesia o un suo articolo. In un altro articolo, Poesia della nostra guerra scrive: «Perché dunque si fa nuova questa poesia? Perché si carica di tensione e di sangue e mostra il leale e sofferto travaglio di un mondo denso di anime e di futuro, che sfocia sulla ribalta annunziatore di un nuovo Risorgimento italiano».

È l’animo di chi guarda alla sconfitta nella recente guerra mondiale (l’articolo è del 1946) non come ad un mucchietto di cenere da calpestare, ma come cenere che ancora fuma per l’orgoglio e che è e deve essere occasione per uno sguardo più concreto e lungimirante, sempre più teso alla battaglia, non all’immobilismo e alla viltà.

È la forza di chi, scrive Antonino Russo, uno dei maggiori studiosi della figura del poeta, e che fu suo fraterno amico, è sempre stato un «futurista d’elezione e un poeta per vocazione», di chi ha sempre guardato al mondo con speranza, convinto di poter fare, di poter cambiare, di chi ha desiderato, scrive in una bellissima poesia, Adoro l’Uragano, che questa forza della natura gli riempia il petto, invitandolo a scagliare – scrive – «la sua follia abissale, fantasmagorica nell’Universo, «perché è dolce e bello spalancarvi/ le finestre luminose dei Sensi e dell’Anima»: parole di chi da giovane ha sognato un mondo fantastico che sempre si è fatto signore della sua anima, sempre gli ha tumultuato al di dentro, desideroso di uscir fuori, rombante come quegli aerei che ha cantato nella sua vita, a cui ha dato prepotentemente voce il Castrense Civello uomo e poeta, anzi, il Castrense Civello poeta per sempre.

Giuseppe La Russa

 

Castrense Civello

Castrense Civello nasce a Bagheria il 7 Luglio  1909 e si allontana dalla terra il 9

Novembre 1982; è un illustre rappresentante del Futurismo in Sicilia; nella

Seconda  metà del ‘900 ebbe la consacrazione definitiva delle sue opere. Negli

anni Ottanta, lo scrittore bagherese Antonino Russo ha illustrato la sua

produzione  letteraria con  la pubblicazione di una serie di libri “Lettere di

futuristii  a Civello”, “Castrense Civello: l’uomo e il poeta”, “Il Futurismo in

Sicilia”, “Poesie futuriste inedite di Civello” da cui emergono nuovi elementi utili

alla  conoscenza del poeta che, pur essendo stato investito dal ciclone futurista ,

non ha mai abbandonato la vena poetica classica .

Appena quindicenne scrive la sua prima poesia “Vele”, titolo che sembra avere

qualcosa di profetico, come una sorta di avvio: da quel momento, infatti, il poeta

inizia il suo viaggio nella vita della poesia, spiegando le vele del suo intelletto

verso alate e immaginifiche creazioni letterarie. Civello scrive instancabilmente,

spinto da una forte passione e, nel tempo, affina le sue “varianti di

versificazione”, regalando agli intenditori soluzioni metriche e stilistiche di

grande intensità e suggestione: “Le vergini dell’Eleuterio” ne è un palese

esempio. Il libro “Aria Madre” edito nel 1931 lo fa conoscere e apprezzare da F.

T. Marinetti e inserire nell’universo dei poeti futuristi. In questo libro più che

l'esaltazione della guerra c'è la celebrazione dell’aereo e del suo tripudio

nell’aria, vera espressione, per quei tempi, del trionfo della tecnica, sempre però

piegata all'uomo, uomo cosciente e capace di coordinare mezzi in vista della

realizzazione degli scopi (si pensi a Prometeo di Eschilo, a Antigone di Sofocle,

in cui i due tragici nel dibattito contemporaneo sul progresso umano, pur con

riserve di matrice etico- religiosa, celebrano l’incessante avanzare dell’uomo

verso le conquiste del progresso). E quindi la tecnica, di cui l’aereo, signore

dell’aria, allora è la massima espressione, non soffoca e non opprime l’uomo, ma

procede verso la vocazione fondamentale dell’uomo dell’Occidente. Ben presto

risulta vincitore del Primo Premio Letterario Aeronautico della Fiera di Padova

e di quello del Golfo di Napoli: l’evento contribuisce notevolmente a diffonderne

la fama a livello nazionale. Successivamente, tra gli anni Sessanta e Ottanta, la

sua vita si lega a Bagheria e al paese di Aspra, paese ricco di una eccezionale

bellezza paesaggistica e di una umanità laboriosa, sensibile al fascino dell’arte e

di questa natura incomparabile. Aspra diventa, per il poeta, non solamente un

luogo geografico, ma quasi il locus amoenus degli antichi poeti greci e latini, che

consola e ristora l’uomo oppresso dal lungo e faticoso viaggio della vita e come

per gli antichi poeti il luogo della poesia. Il poeta dedica al piccolo borgo “I

canti del golfo”, edito nel 1951, alla ricerca di una tregua al continuo travaglio,

al continuo ragionare in una specie di solitudine sacra. Queste poesie vogliono

esaltarne la bellezza e significare che l’anima della comunicazione va cercata nel

mondo emozionale, poiché l’emozione è la nostra prima reazione allo spettacolo

del mondo e che la missione del poeta consiste nel trovare con le parole un

veicolo alla comunicazione (Galimberti).

Le parole de “I canti del golfo ” sono quelle dell'incanto, del fascino, della

meraviglia, il cui scopo è quello di fare percepire qualcosa…..“parole innamorate”

che ancora oggi possono rompere il silenzio della non comunicazione e

dell’impenetrabilità. E in questa dimensione non sono più una proprietà di lui che

le ha espresse ma qualcosa da condividere con chi, leggendole, le riprende e

riprendendole le significa.

I simboli del suo universo poetico in questo libro, sono il mare, le barche, le vele,

le rocce, i gabbiani…. che sfuggono al vuoto e ad ogni retorica, perché

conservano la realtà che ad essi conferisce la sua ispirazione poetica.

- Alla fine della guerra il poeta attraversa una profonda crisi spirituale che lo

porta a scrivere “Il pilota sconosciuto” e varca una nuova dimensione, quella della

ricerca di Dio e di una propria religiosità interiore. Castrense Civello, è pure

scrittore, giornalista, operatore culturale; si dedica a problematiche ambientali,

proponendo sin dagli anni ’50 non solo la difesa dell’ambiente e la creazione di

parchi e giardini ma “un preciso panorama tematico e illustrativo di esigenze e di

problemi nei vari settori della vita cittadina” e dopo aver preso nota dei vari

problemi di Bagheria (politici, economici, sociali…) propone diverse soluzioni ...

Memorabili gli articoli pubblicati nei giornali dell’epoca in cui si batte per la

tutela e la conservazione dei monumenti della Città e del territorio. Con la forza

del suo entusiasmo sa coinvolgere S. Dalì in una sua proposta culturale

interessante anche se utopica, quella di affidargli Villa Palagonia. In cambio

l’Artista avrebbe dovuto restaurarla e ricondurla agli antichi splendori. Gala

Dalì, la moglie, viene a Bagheria, ma non se ne fa naturalmente nulla e Bagheria

perde l’occasione di diventare la sede di un Polo culturale nel Mediterraneo….

La Biblioteca, fondata nel 1956 (periodo in cui era sindaco il prof. e scultore

Silvestre Cuffaro) per l’indefessa opera del nostro poeta e successivamente

potenziata, diviene ben presto meta di studenti, amici della cultura, quasi un

cenacolo letterario. Come nella “polis” greca antica si raccoglievano i cittadini in

un solo luogo e si trasmetteva a voce, oralmente, la comunicazione, così a

Villetta Ugdulena, i bagheresi si riuniscono, ascoltando lo stesso messaggio su

questioni importanti, di forte impegno civile, su problemi del vissuto, della

socialità. In questo luogo si assiste, quindi, come accade a teatro, nello stadio, al

ritorno della “polis”, un ritorno dell’oralità con la sensazione di essere coinvolti

nella stessa emozione e di appartenere alla stessa comunità, rafforzando in tal

modo il senso storico e dell’appartenenza. La figura di Castrense Civello, risulta

quella di un poeta impegnato, dalla forte tempra morale e da ingegno propositivo:

un uomo che nella delicatezza del suo verseggiare, ha trasfuso nobili sentimenti,

meditazioni, valori e ideali di grande attualità, nell’ottica di una “riformulazione

della pianta-uomo e del benessere collettivo”.

Maria Civello

Notizie giornalistiche: Sicily present, Giornale di Sicilia, Bagheria News, Giornale di Sicilia, Fondazione Ignazio  Buttitta.

Spese a carico dell’Istituto: Nulla. 

Catania, 9 novembre 2012, Libreria Mondadori, in collaborazione con Meridiana Magazine org, con il patrocinio della Provincia Regionale di Catania, Incontro “Sull’orlo del baratro” Gianpaolo Rossi intervista Alain de Benoist 

Alain de Benoist a Catania:
“Viviamo la schiavitù del debito”

Sabato 10 Novembre 2012 - 12:33 di Fernando Massimo Adonia

Presentazione di “Sull'orlo del Baratro”, ultima fatica del guru della Nuova Destra francese. Alain de Benoist ha parlato di “crisi della finanza e della sovranità” davanti ad una platea di ex- An, ancora scossi dalla recente sconfitta alle regionali. Arriva pure in sala l'indiscrezione sulle possibili dimissioni di Umberto Scapagnini dalla camera dei Deputati. Ma i diretti interessati non si scompongono più di tanto.

Paolo Di Caro, Giampaolo Rossi, Alain de Benoist e l'interprete.

CATANIA - Grande successo di pubblico per Alain de Benoist, ospite ieri della rassegna “Catania Pensa”, allestita nell'anfiteatro della libreria Mondadori di via Umberto.Anzi, sarebbe più opportuno parlare di “macro” successo, vista la complessità dei temi affrontati dallo storico fondatore della Nuova Destra francese. Infatti, si è parlato sopratutto di “crisi finanziaria”. Tema di strettissima attualità, sopra il quale De Benoist ha dedicato il suo ultimo sforzo editoriale, “Sull'orlo del baratro - Il fallimento annunciato del sistema denaro”  L'analisi del pensatore transalpino è chiara: “Le cause vanno rintracciate nelle politiche di deregulation della Tatcher e Reagan. Di lì in poi le banche hanno fatto in modo che tutti  i cittadini s'indebitassero sempre di  più in previsione di una crescita che non si sarebbe dovuta arrestare, ma oggi nessuno è in grado di pagare i propri debiti, neanche gli Stati”. La ricetta alla “crisi” proposta da de Benoist è semplice quanto l'analisi: “puntare su di una economia sempre più partecipata”. Anche se è cosciente che questa soluzione “non verrà mai  messa in opera”.

De Benoist si è soffermato anche sulla crisi della democrazia partecipativa: “la gente non va a votare perché pensa che i politici sia di destra che di sinistra dicano le stesse cose e perché non sono in grado di raggiungere gli obiettivi prefissi”. A raccogliere le tinte di questo quadro, il deputato Basilio Catanoso e l'appena riconfermato all'Ars Salvo Pogliese.

di Chris Grasso – Se in tempi duri come questi un incontro culturale riesce ad appassionare tanta gente e riempire la sala in cui esso di svolge vuol dire che c’è ancora speranza. La speranza che non sia tutto perduto, che esista ancora un pizzico di fiducia nella forza delle idee, nell’analisi che la mente di un uomo può donare.Alain De Benoist a Catania è riuscito in questo, ha avuto la capacità di accendere entusiasmi sopiti, quella voglia di cultura e pensiero che esiste in ognuno di noi. L’ha fatto all’interno del nuovo appuntamento di CataniaPensa, la rassegna culturale ideata e strutturata dal direttore responsabile di Meridiana Magazine Paolo Di Caro che ha introdotto i temi del dibattito.Un’intervista, questo il format scelto per raccontare il pensiero del filosofo, scrittore e saggista, curata dal direttore di RaiNet Gianpaolo Rossi che ha accettato l’invito con entusiasmo. Sull’orlo del baratro, nome dato all’evento è anche il titolo dell’ultima opera di Alain De Benoist in cui ci mostra un quadro preciso e reale dell’attuale situazione economica globale e di cosa fare per uscire da questa crisi

Non è certamente limitandosi a indignarsi che cambieranno le cose. Lo sdegno che non sfocia nell’azione concreta è una comoda maniera di sentirsi a posto con la coscienza. Solo un forte intervento dei ceti popolari può dare allo sdegno nei confronti dell’attuale sistema, o semplicemente al malcontento antibancario, una base sociale concreta in grado di invertire la rotta verso un modello comunitario di economia sostenibile. Ma fra temi del dibattito, durato due ore circa, anche l’Europa, la crisi degli ideali, la cause e i possibili scenari futuri. Meridiana Magazine ieri ha offerto una diretta video dell’incontro per consentire di vederlo anche a chi fosse impossibilitato a recarsi alla libreria Mondadori.

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Buseto Palizzolo, 12 dicembre 2012, Molino Excelsior ,Presentazione “La Grande Erice” di Fabrizio Fonte

 

Continua a prendere piede il progetto di creare un consorzio tra i comuni dell'Agroericino lanciato nei mesi scorsi da Fabrizio Fonte nel libro "La Grande Erice".

Nei comuni dell'Agro comincia ad esserci un certo fermento politico in vista delle prossime elezioni amministrative. La tornata di voto del 2013 interesserà anche i comuni di Valderice, Custonaci, San Vito lo Capo e Buseto Palizzolo. A pochi mesi dal ritorno alle urne dei cittadini si continua a parlare della possibilità di creare un consorzio per mettere in rete i servizi, risparmiando sui costi di gestione. La proposta è stata lanciata nei mesi scorsi da Fabrizio Fonte nel libro «La Grande Erice». Il volume sarà presentato domani pomeriggio a Buseto Palizzolo, a partire dalle 17.30, nel Centro di accoglienza enoturistica.

Notizie giornalistiche: Il Giornale di Siciia, La Sicilia, Telesud.






Palermo, Sala degli Sportelli del Palazzo delle Poste, 19 dicembre 2012- 9 gennaio 2013,mostra su “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”,

E’ stata inaugurata ieri presso la Sala degli Sportelli del Palazzo delle Poste di Palermo la mostra su “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”, aperta al pubblico fino al 9 gennaio con ingresso gratuito.

All’interno della grande sala in marmo rosa da poco ristrutturata presso la sede di via Roma, l’Associazione nazionale di Storia postale siciliana e la Fondazione Marida Correnti hanno allestito uno spazio doppiamente dedicato alla storia del servizio e del trasporto postale nel corso dei secoli. I visitatori potranno così rivivere i principali momenti della storia postale italiana attraverso la visione di prestigiose collezioni filateliche e di documenti storici sul trasporto via terra, mare e aria. 

La mostra sarà visitabile fino al 9 gennaio 2013, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16 alle 19 ed il sabato mattina fino alle ore 13.

La mostra documentaria e storico-postale"I  Mezzi di trasporto e i servizi postali in Sicilia dal I al XX secolo" - ospitata nel Salone centrale e nella attigua Sala ex Casellario del Palazzo delle Poste di Palermo - è stata inaugurata mercoledì 19 dicembre scorso dal dott. Luciano Tola, Direttore della Filiale di Palermo, presenti la dott.ssa Maria Grazia Lala della Direzione Regione Sicilia, in rappresentanza della Direzione Generale di Poste Italiane, il prof. ing. Fabrizio Micari presidente della Fondazione Culturale Marida Correnti e preside della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Palermo, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti del medesimo Ateneo, prof. ing. Salvatore Amoroso, rispettivamente presidente e segretario generale del Comitato organizzatore, il prof. Vincenzo Fardella de Quernfort, presidente dell’Associazione di Storia Postale Siciliana e vicepresidente del Comitato Organizzatore, il dott. Aldo Bonfanti delegato della Federazione fra le Società Filateliche Italiane per la Sicilia.

    Evento associato a: 16 DICEMBRE APERTURA STRAORDINARIA DI ARCHIVI E BIBLIOTECHE "Carte di Natale 2012"


    Carte di Natale 2012

    Pubblicato il 13 dicembre 2012

     

    Nell'ambito del progetto "Carte di Natale 2012" la Soprintendenza Archivistica per la Sicilia effettua un'apertura straordinaria dei propri uffici di Via Mariano Stabile 160, Palermo, domenica 18 dicembre 2012 - dalle ore 9,00 alle ore 20,00 - durante la quale saranno messi a disposizione dei visitatori gli inventari e gli stessi strumenti di corredo degli archivi vigilati dei quali l'Istituto è in possesso. Sarà, altresì, possibile consultare il Sistema Informativo Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e quello del SIUSA relativamente alla descrizione degli archivi non statali vigilati.La manifestazione prevede la presentazione di video che illustrano eventi e manifestazioni organizzate dalla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e, dalle ore 17,00,  del libro di Antonino Palazzolo "Le torri militari del regno di Sicilia in età moderna, edito dall'Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici.


     

    Notizie giornalistiche: La Sicilia, Il Settimanale di Bagheria, I Vespri, TCS Caltanissetta, Sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Centonove, Siciliainformazioni,Italiainformazioni.La Repubblica,libero 24x7, 247.libero.it, Rassegna Stampa Conferenza Rettori Università Italiane,Sicilia Parchi.

     

     

     

     

     

     

     

     Le torri militari del Regno di Sicilia in età moderna

     

    E'stato recentemente pubblicato dall’ISSPE il volume dell’arch. Antonino Palazzolo

    dal titolo Le torri militari del Regno di Sicilia in età moderna e pur trattandosi di un argomento militare legato ad un periodo storico lontano dai miei interessi lo ritengo degno di molta attenzione, e menzione, in quanto è comunque legato alla difesa dell’Isola nella sua storia. Non è il primo saggio sull’argomento che Palazzolo pubblica e, come sempre, nel volume risalta la grande competenza e passione per la ricerca d’archivio, non si risparmiandosi nel dispensare informazioni preziose, puntuali e soprattutto inedite, su tutte le torri costiere di deputazione, i torrari, i capomastri, le artiglierie e tutto ciò che gravitava attorno al “sistema” torri costiere siciliane d’avvistamento del XV secolo.Pur se molte di esse versano oggi in uno stato di totale abbandono, rivivono appieno nel libro di Antonino Palazzolo, la loro operatività ed importanza strategica, aprendo al contempo anche importanti squarci sulla vita quotidiana del tempo. Un libro importante per chi vuole approfondire la conoscenza storica su questi manufatti architettonici di un periodo che sembra lontano ma che si rivela molto più vicino a noi di quanto sembri.

                                                                    Attilio Albergoni

     

    CARTE di Natale 2012

    Nell'ambito del progetto "Carte di Natale 2012" la Soprintendenza Archivistica per la Sicilia effettua un'apertura straordinaria dei propri locali a Palermo, via Mariano Stabile n.160

    8° piano, domenica 16 dicembre, dalle ore 9,00 alle ore 20,00,durante la quale saranno messi a disposizione dei visitatori i database degli inventari e gli stessi strumenti di corredo

    degli archivi vigilati dei quali l'Istituto è in possesso. Sarà altresì, possibile consultare il Sistema Informativo Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e quello del SIUSA

    relativamente alla descrizione degli archivi non statali vigilati.

    La manifestazione prevede la presentazione di video che illustrano eventi e manifestazione organizzate dalla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e dalle ore 17,00 del libro di

    Antonino Palazzolo "Le torri militari del Regno di Sicilia in età moderna", edito dall' Istituto Siciliano Studi Politici ed economici, che sarà omaggiato a tutti i presenti.

     


    dal sito della Soprintendenza Archivistica per la Sicilia

     «La Grande Erice» arriva a Trapani

    Trapani, aula consiliare Provincia regionale

    venerdì 11 gennaio 2013

    Il Rotary Trapani-Erice ha organizzato, per venerdì 11 gennaio alle ore 17.00 presso l’Aula Consiliare della Provincia Regionale di Trapani, una conferenza-dibattito dal tema, tratto dall’omonimo volume del Dott. Fabrizio Fonte, «La Grande Erice» - Una governance «comune» per l’agro-ericino». «Oggi - afferma Fabrizio Fonte - le amministrazioni locali sono costrette a fare i conti con una crisi economico-finanziaria che non ha precedenti ed il problema non è più quello semplicemente di amministrare, quanto piuttosto quello di governare con lungimiranza i territori. Affrontare, pertanto, temi come quello dell’associazionismo comunale (vedi Legge 142/90, Legge 265/99 e TUEL 2000) significa entrare nel merito di problematiche che riguardano la vita reale dei cittadini. Sono del parere - prosegue Fonte - che senza scalfire l’identità dei Comuni dell’agro-ericino si possa, proprio in questo momento, fare uno sforzo concreto per ripensare in forma associata ad una migliore offerta di servizi, per cittadini e imprese, in grado di assicurare un contenimento dei costi. In estrema sintesi il progetto politico-amministrativo della «Grande Erice» auspica la costruzione di un assetto istituzionale in grado, attivando nuove formule di erogazione dei servizi e senza aumentare la pressione fiscale, di accrescere i livelli di efficienza amministrativa e, al contempo, la capacità di attrarre risorse economiche (vedi Unione Europea) per lanciare nuovi modelli di sviluppo nel territorio dell’agro-ericino. Ritengo - conclude Fabrizio Fonte - che il progetto della «Grande Erice» sia per certi aspetti addirittura propedeutico, come ho avuto modo di dire più volte, alla realizzazione della «Grande città» sul versante trapanese». Parteciperanno alla conferenza, insieme a numerosi amministratori locali, Camillo Iovino (Sindaco di Valderice), Giacomo Tranchida (Sindaco di Erice), Vito Damiano (Sindaco di Trapani) e Giuseppe Poma (Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani). Introduce e modera Antonio Pio Bica (Presidente del Rotary Trapani-Erice).

     

    Telesud , Trapani nostra, Trapani oggi

     

     

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